Sei in: Aree di studio / STORIA
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( 2017 )
Un viaggio nelle memorie di una famiglia ebraica friulana, i Gentilli, delinea la polimorfa e ricca storia di donne e uomini la cui vita si è intersecata con i luoghi in cui sono vissuti e con i tempi che li hanno segnati, fino a confondersi con i profili dei paesaggi e delle case in cui hanno dimorato. È difficile estrarre qualche esempio fra i tanti che questo libro offre. Basti ricordare allora Giuseppe Gentilli (1849-1911) e sua figlia Maria (1885-1944), attraversati a loro modo dalla Storia con le intersezioni che la vita offre nel suo complicato e imprevedibile fluire. Il primo, uomo semplice e mansueto, per tutti «un omp just» in friulano, ovvero «un uomo giusto», vive e muore in pace nella sua San Daniele del Friuli. La seconda viene travolta dalla Shoah: prelevata da Spalato con il marito e la figlia, morirà ad Auschwitz; altri due loro figli si uniranno invece alla Resistenza jugoslava, sopravvivendo al conflitto, e hanno figli che vivono oggi negli Stati Uniti, dimostrando l’assunto straordinario secondo cui anche la più piccola comunità diventa il centro del mondo, l’omphalos, l’ombelico di cui cantavano i greci antichi e da cui si irradiano i cerchi infiniti dell’agire umano nel tempo e nello spazio. Ma sono decine le storie che si intersecano, da quelle purtroppo tragiche a quelle a lieto fine, giunte fino ai nostri giorni.
( 2017 )
Un viaggio nelle memorie di una famiglia ebraica friulana, i Gentilli, delinea la polimorfa e ricca storia di donne e uomini la cui vita si è intersecata con i luoghi in cui sono vissuti e con i tempi che li hanno segnati, fino a confondersi con i profili dei paesaggi e delle case in cui hanno dimorato. È difficile estrarre qualche esempio fra i tanti che questo libro offre. Basti ricordare allora Giuseppe Gentilli (1849-1911) e sua figlia Maria (1885-1944), attraversati a loro modo dalla Storia con le intersezioni che la vita offre nel suo complicato e imprevedibile fluire. Il primo, uomo semplice e mansueto, per tutti «un omp just» in friulano, ovvero «un uomo giusto», vive e muore in pace nella sua San Daniele del Friuli. La seconda viene travolta dalla Shoah: prelevata da Spalato con il marito e la figlia, morirà ad Auschwitz; altri due loro figli si uniranno invece alla Resistenza jugoslava, sopravvivendo al conflitto, e hanno figli che vivono oggi negli Stati Uniti, dimostrando l’assunto straordinario secondo cui anche la più piccola comunità diventa il centro del mondo, l’omphalos, l’ombelico di cui cantavano i greci antichi e da cui si irradiano i cerchi infiniti dell’agire umano nel tempo e nello spazio. Ma sono decine le storie che si intersecano, da quelle purtroppo tragiche a quelle a lieto fine, giunte fino ai nostri giorni.