Gli ebrei in prima linea negli ospedali al fronte
18
APRILE
2018
dal “Messaggero Veneto”.
Lo studio di Supino e Roccas giovedí a palazzo Antonini. L’esempio dell’udinese Luzzatto»
di VALERIO MARCHI
A Milano, nel 2011, un convegno sul tema dei medici ebrei nell’Italia unita, organizzato dall’Associazione Medica Ebraica (Ame) in collaborazione con l’Università e con il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (Cdec), illustrò l’intenso coinvolgimento civile e sociale di tanti ebrei impegnati nella scienza medica nel nostro Paese. Fra costoro, l’udinese Oscar Luzzatto (1873-1964).
Cinque anni dopo, a Trieste, un altro convegno, voluto ancora dall’Ame, con l’aiuto del Cdec (ma anche di Teva-Italia s.r.l., oltre che dell’Università, del Comune, della Comunità ebraica e del Museo ebraico della città), ha esplorato l’apporto degli ebrei all’assistenza sanitaria sul fronte della Grande Guerra, evidenziandone gli ideali: la maggioranza degli ebrei italiani, infatti, vide nel conflitto l’occasione di «suggellare col sangue il rapporto con la Patria e madre Italia e con casa Savoia, dispensatrice della loro uguaglianza e libertà», per dimostrare così «l’avvenuta loro integrazione nel tessuto unitario» (Mario Toscano).
Gli Atti del convegno triestino, che illuminano un capitolo poco conosciuto della storia del Novecento, sono stati pubblicati a Torino nel 2017 da Silvio Zamorani e si presentano a Udine giovedí 19 aprile, alle 17, nella sala Gusmani dell’Ateneo (palazzo Antonini). L’incontro è a cura dell’Università, in collaborazione con il Centro di ricerca interdipartimentale sulla Medicina antica e con i dipartimenti di Studi umanistici e del patrimonio culturale e di Area medica. Hanno dato il patrocinio, oltre all’Ame, la Deputazione di Storia Patria per il Friuli e l’Accademia di Scienze Lettere e arti di Udine. Parleranno la Rosanna Supino e il professor Fulvio Salimbeni. Coordinerà la professoressa Maddalena Del Bianco.
Il volume, oltre a un prezioso “Elenco di militari ebrei in sanità e rabbini in Italia durante la Grande Guerra”, stilato dalle curatrici Rosanna Supino e Daniela Roccas, offre contributi su argomenti notevoli: la posizione degli ebrei dell’Italia unita nella Prima guerra mondiale (Maddalena Del Bianco); la partecipazione militare degli ebrei italiani con riguardo a medici e sanitari (Pierluigi Briganti); l’assistenza sanitaria e religiosa ebraica sul fronte italiano (Giovanni Cecini); gli ebrei nella “Santé Militaire de L’Armée Française” (Andrea Finzi); il personale medico triestino fra lealismo all’Austria e irredentismo (Andrea Perissinotto); famiglie e comunità divise da ideologie di appartenenza nazionale (Mauro Tabor); il personale sanitario militare di religione ebraica (Daniela Roccas); la mobilitazione del sapere medico-criminologico (Pierpaolo Martucci); Edoardo Weiss psichiatra al fronte (Rita Corsa). Emergono, di nuovo, anche figure rappresentative di Udine: in particolare due crocerossine della famiglia Luzzatto (Adele e Fanny), di cui si è occupato l’autore di questo articolo.
L’opera, dunque, chiarisce la posizione dell’ebraismo italiano in quei gravi frangenti e sviscera temi quali l’apporto ebraico alla sanità nell’esercito italiano, nei suoi aspetti quantitativi e di distribuzione nei gradi e nelle funzioni; la presenza di illustri medici fra innovazioni scientifiche, chirurgia, cura delle malattie infettive e delle psicopatologie; la problematica partecipazione di molti ebrei sul fronte austro-ungarico come sudditi dell’impero; la didattica sanitaria (si pensi all’apporto dato all’Università Castrense di San Giorgio di Nogaro); la presenza femminile e quella del rabbinato… Pubblico e lettori potranno apprezzare sia la ricchezza sia l’originalità delle tematiche.